Bagutta 1927-1967
Prezzo di listino € 45,00. Nuovo prezzo dedicato alla promozione «Il piacere di scegliere» € 25,00
- A cura di Elena Pontiggia
- Dimensioni 23x28 cm
- Rilegatura Brossura
- Pagine 128
- Illustrazioni 85
- Lingua Italiano
- Anno 2019
- ISBN 9788842224938
- Prezzo € 25,00 € 23,75
Il tesoro del Bagutta
Fin dalla sua apertura, nel 1924, la trattoria Bagutta è stato uno dei luoghi preferiti dagli artisti milanesi; una scelta determinata dalla posizione centrale, dal cibo semplice a un costo contenuto e dalla bonomia innata del fondatore, il “sor Pepori”, che vedeva di buon grado quel gruppetto di giovani squattrinati, ma indubbiamente non privi di talento. Furono proprio quegli artisti che la notte di San Martino del 1926 ebbero l'idea di fondare, alla trattoria Bagutta il primo premio letterario italiano, dandogli proprio il nome del locale. Fu così che nel corso degli anni, il premio acquistò importanza e valore grazie a giurie composte dai letterati più importanti della città – da Montale a Soldati solo per citarne due – e ad uno scrupoloso segretario quale fu Orio Vergani e poi suo figlio Guido che accolse l'eredità di suo padre quando scomparve nel 1960. La Trattoria Bagutta non fu solo la sede del premio, ma prese le sembianze nel corso degli anni di una vera e propria galleria d'arte. Prese il via infatti la consuetudine di celebrare i più illustri avventori con un ritratto, affidandolo al talento e al tratto rapido e incisivo di Mario Vellani Marchi che li riproduceva nel retro dei menù. E quei ritratti, in artistico disordine, venivano lasciati all'oste, che provvedeva ad appenderli in file serrate dal soffitto al pavimento, come in una quadreria dei secoli andati. Col tempo, poi, sulle pareti di via Bagutta si sono accumulate altre opere, che tanti altri artisti, prevalentemente milanesi, hanno voluto donare al locale.
Elena Pontiggia, Il Giornale dell'Arte, 02/12/2019
Le cene del cenacolo
Elena Pontiggia, Il Sussidiario, 12/09/2019
Vergani, Soffici… tutti a Bagutta, giocando tra ironia e memoria